PNRR a Prato: tanti lamenti per celare tante colpe, le parole di Spada (Lega)
Tanto sbraitare per mascherare un grosso imbarazzo. Il lamento di Biffoni e di tanti del PD pratese alla caduta del governo
Tanto sbraitare per mascherare un grosso imbarazzo.
Il lamento di Biffoni e di tanti del PD pratese alla caduta del governo Draghi non si spiega con la paura di perdere risorse, bensì con quella di non trovarle, visto che la sua amministrazione è tra le ultime tre in Italia ad aver portato ai propri concittadini i fondi del Pnrr.
Lo dice l’università di Bari e lo rimarcano i mancati alleati del sindaco stesso: partiti delusi dall’atteggiamento di chiusura dell’amministrazione Biffoni, che definire circoletto autoreferenziale è poco, e che evidentemente si son voluti togliere un sassolino dalla scarpa.
Si è sentita qualche pietosa giustificazione, ma quel che conta è la sostanza: ai pratesi sono andati 159 euro a testa nell’ipotetica ripartizione pro-capite dei fondi del Pnrr.
Altro che progetti in pericolo, come diceva il sindaco, urlando alla catastrofe.
Biffoni e i suoi sanno bene che i per ricevere i soldi i progetti devono essere presentati ed approvati (come dimenticare ad esempio i progetti Pinqua? Tanto sbandierati e poi miseramente bocciati dal Governo)
E quindi quale occasione migliore per coprire le proprie colpe che non paventare catastrofi e dare la colpa dei pochi soldi del Pnrr a Prato alla caduta del Governo Draghi?
Biffoni ha voluto spaventare i cittadini per nascondere le sue mancanze e la paura del voto da parte di un Pd sempre più solo e sempre più uguale a se stesso.
Ma le bugie, si sa, hanno le gambe corte e, quando si pretende poi di camminare su una sola, è anche peggio.